Come si riconosce la qualità del pellet?
Il miglior pellet è quello di legno vergine di faggio e abete; ha un colore chiaro, bianco o giallino. L'etichetta sulla confezione deve riportare tutte le caratteristiche del prodotto tra le quali il potere calorifero e la percentuale di ceneri, oltre alle certificazioni ottenute secondo le normative internazionali come DIN 51731, NORM M 7135, DINplus ed ENplus A1. Il pellet deve avere forma e misure regolari, corrispondenti a quelle indicate sulle confezioni, non ci devono essere eccessivi residui di segatura e deve essere liscio, compatto e lucido.
Conviene cambiare spesso il tipo di pellet?
E' preferibile utilizzare sempre lo stesso tipo di pellet in quanto, pellet differenti tra loro, possono necessitare un intervento sulla stufa da parte del centro di assistenza per riparametrizzare la scheda elettronica che gestisce la stufa. Questo accade in quanto, diversa resa, fumosità o residui, possono modificare il funzionamento della stufa.
Che cosa causa l’annerimento del vetro della stufa?
E' molto probabilmente un problema di tiraggio. Se il problema si propone immediatamente dopo l'accensione il problema è da imputarsi alla canna fumaria, in caso si verifichi dopo alcune ore di funzionamento, è possibile che il pellet da bruciare sia eccessivo e che il tiraggio non sia sufficiente per tutto il combustibile nel braciere. E' anche possibile che il pellet contenga residui sabbiosi ricchi in silicio che vetrificano e ostruiscono i fori dell’aria primaria. Inoltre ci possono essere perdite di prevalenza dell’estrattore fumi dovute a cattiva tenuta dello sportello, del cappello fumi e della piastra del ventilatore che deve aderire perfettamente al corpo stufa.
Cosa si intende per pulizia ordinaria nelle idrostufe a pellet?
E' necessario estrarre il cassetto e pulirlo dalla ceneri. Questa operazione va effettuata ogni qual volta sia necessario, anche, in casi estremi, quotidianamente.
E per pulizia straordinaria?
Una volta all’anno è necessario far pulire la canna fumaria da tecnici specializzati o dal centro di assistenza tecnico, prima dell’inizio della nuova stagione, quando la stufa è ferma. Ciò garantisce sempre un’elevata resa e un funzionamento in totale sicurezza.
Come deve essere la canna fumaria di una idrostufa a pellet?
E' fondamentale rispettare la norma UNI 10683; oltre a questo è utile rispettare alcuni consigli.
• La canna fumaria dev'essere unica
• Deve avere sezione minima di Ø 80 mm
• Dev'essere il più possibile verticale; in caso sia necessario utilizzare curve, è consigliabile usarne a 45°
• Nel caso, sconsigliato, sia necessario installare parti orizzontali, queste devono essere in pendenza per almeno il 5%; in ogni caso, le parti orizzontali non devono mai superare il metro di lunghezza
E' consigliabile che le pareti, siano in acciaio inox resistenti a temperature fino a +300° ed all'azione corrosiva dei fumi e della condensa.
• La canna fumaria dev'essere isolata termicamente per mantenere la temperatura dei fumi alta ed evitare generazione di condensa.
• La canna fumaria dev'essere coperta per evitare l'entrata di pioggia o neve.
• Nel caso esista una canna fumaria di sezione grande o di forma rettangolare, è consigliabile inserire la nuova canna fumaria all'interno di questa.
• In caso di lunghezza superiore ai 4 metri, è consigliabile partire direttamente dalla stufa con uno scarico a T ed avere una sezione di almeno Ø 100 mm
• E' necessario installare scarichi condensa e moduli per ispezione; inoltre tutta la canna dev'essere scovolabile.
E' più economico accendere e spegnere la stufa più volte al giorno, o mantenerla accesa?
E' nettamente più economico lasciare la stufa in funzionamento in quanto in fase di accensione e spegnimento, la stufa consuma più energia elettrica per evacuare i fumi o per avviare il funzionamento.
Si risparmia pellet mantenendo la stufa sempre al minimo?
No, in quanto si rischia di sporcare maggiormente la stufa, creare condensa sporcando anche la canna fumaria; inoltre, non si raggiunge un livello di calore dell'acqua sufficiente.